«La parete Nord» alla cava Ventura | Bresciaoggi

2022-09-24 14:13:06 By : Ms. Apple liu

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Giovedì la Cava Ventura di Rezzato sarà montagna e teatro: nell’immaginario collettivo, acceso dal collaudatissimo e sempre nuovo spettacolo «La parete nord», diventerà roccia dell’Adamello e d’incanto rievocazione della figura del partigiano Tita Secchi, dei suoi due grandi amori, sempre indissolubilmente intrecciati, nella vita e nella morte: montagna e libertà. La rappresentazione, promossa e organizzata dalla «Società Escursionisti Bresciani Ugolino Ugolini», è affidata all’estro espressivo di Alessandro Manzini e del suo gruppo «I macchiati», con le musiche originali di Paolo Ingraito. In questo modo, oltre a mettere in scena la figura luminosa di questo indimenticabile «ribelle per amore», la «Ugolino Ugolini» – ricorda il suo presidente Claudio Dal Ben - intende festeggiare i propri 95 anni di vita. Lo spettacolo prende le mosse da un aureo, ormai introvabile libretto, «La parete Nord – Un ricordo di Tita Secchi», pubblicato nel 2004, sessantesimo anniversario della morte di Tita Secchi per mano fascista. Il volumetto altro non è che il diario, scritto dallo stesso Tita Secchi, della scalata della parete Nord dell’Adamello, in compagnia di Gianni Bonardi, nell’estate del 1942: partenza a piedi da Ponte di Legno e ritorno a Ponte di Legno stesso passando per la Nord della «montagna sacra» dei Camuni. Il libro, oltre ai contributi di Giannetto Valzelli e Manuel Vigliani, ha un bel corredo fotografico perché Tita Secchi, come molti alpinisti bennati, si dilettava anche di fotografia. Il nipote di Tita, che si chiama come l’avo stroncato dal piombo dei tedeschi il 16 settembre del 1944, e si diletta di pittura, quasi a sublimare la memoria in arte, ha preso spunto dalle fotografie del nonno per dipingere alcuni bei quadri, uno dei quali, «Adamello e Corno bianco», è riprodotto sul retro di copertina. Alessandro Manzini coglie ed evoca perfettamente il connubio di passioni che formano il bel temperamento di Tita Secchi, parimenti ed irresistibilmente attratto dalle vette e dai cammini della libertà. E non è un caso che la recita mostri come gli spari dei fascisti echeggino fuori dalla baita, ai piedi della cima Caldoline, proprio mentre Tita sta raccontando ai suoi compagni partigiani la sua impresa sulla Nord dell’Adamello… Ora ai piedi della cima Caldoline c’è la capanna Tita Secchi e, grazie alle donazioni della famiglia Secchi, fu costruito il rifugio Tita Secchi al Lago della Vacca, il rifugio della «Ugolino Ugolini». Inizio spettacolo ore 21; ingresso gratuito. E’ gradita la prenotazione c/o Sede Società Ugolini mail info@ugolini-bs.it tel. 0303753108.•.

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